Cenni introduttivi

Per strade con vasti tornanti aperti ai panorami della valle del fiume Paglia e della Maremma Sovanese, si giunge a Castell’Azzara, nei cui dintorni sono miniere di cinabro aperte durante la preistoria. Il paese è composto da un borgo medievale e dalle nuove abitazioni che si sono sviluppate lungo le vie d’accesso.
Castell’Azzara è il comune più elevato del comprensorio amiatino e sebbene non sia  ricco di tesori monumentali, è noto per le sue bellezze paesaggistiche.

Ambiente e territorio

Castell’Azzara è un piccolo comune esteso su una superficie di quasi 63 km quadrati su 820 metri sul livello del mare. Dista 85 km da Grosseto, 20 km da Sorano e Santa Fiora e 45 km da Roccalbegna. Il territorio si espande tra la formazione del monte Amiate e la vallate che degradano verso la Maremma grossetana. Il borgo è caratterizzato da un complesso montuoso che si affaccia sulla vallata del fiume Paglia.

Storia

Il borgo ha una storia mineraria molto antica. È certo che gli etruschi e successivamente i romani conoscevano bene il cinabro. Questo, infatti, era usato in svariati modi: nella pittura, nella cosmesi e perfino nelle cerimonie propiziatorie e sacre.
Si narra che agli inizi del XVIII secolo, il capo della famiglia aldobrandesca avesse suggerito ai figli di disputarsi la proprietà della rocca giocandosela a dadi, o meglio ”a zara”. Da questo episodio deriva il nome di Castello a Zara (oggi Castell’Azzara).
Per tutto il 300 il territorio, entrato nella Contea santafiorese, fu conteso fra potenti famiglie, come Senesi, Orsini e Baschi. In seguito però passò sotto il dominio della famiglia Sforza e dopo fu ceduto alla famiglia dei Medici, per confluire nel Granducato di Toscana.
Castell’Azzara raggiunse l’autonomia da Santa Fiora nel 1915, grazie alla rinascita economica dovuta alle miniere. Tali miniere sono oggi in stato d’abbandono.

Luoghi d’interesse

Villa Sforzesca

Poco lontano dal paese di può ammirare la Villa Sforzesca, maestoso edificio fatto costruire dal cardinale  Alessandro Sforza in occasione della visita di Papa Gregorio XIII.
La villa fu utilizzata come residenza mondana e diletto per la caccia ed ebbe un grande splendore fino alla morte del cardinale. Il periodo di maggior degrado fu con la dominazione spagnola. Dell’originaria rocca oggi restano imponenti ruderi, come l’altissima torre, i resti dell’edificio signorile e tratti della cinta muraria.

Rocca Silvana

Questa rocca fu un’imponente fortezza aldobrandesca di notevole importanza strategica, già esistente nel IX secolo. E’ situata a pochi km dal paese, lungo la strada per Sorano vicino a Selvena.
Oggi è ridotta a pochi, ma suggestivi ruderi.

Chiese

Nel comune si può visitare la Chiesa di san Nicola, sorta nella metà dell’800, nel cui interno si può ammirare una tela seicentesca raffigurante l’Assunta tra i santi Marino e Nicola.
In Piazza Cesare Battisti è presente la Chiesa del Rosario, o della Maestà, in cui si trovano affreschi seicenteschi e una tela raffigurante la Madonna del Rosario.
All’interno della Villa Sforzesca si trova la Chiesa di San Gregorio Magno, dove vi è collocato un dipinto di Alessandro Sforza inginocchiato di fronte alla Madonna col Bambino

Cultura

Gruppo speleologico “L’Orso”

Questo gruppo gestisce  la Scuola di Speleologia del comune riconosciuta a livello nazionale. Effettua un servizio di guide sul territorio, organizza visite alle grotte e alle miniere della zona supportando un’attività speleologica a tutti i livelli.

Frazioni

Il comune presenta un’unica frazione, Selvena. Questa dista pochi km da Castell’Azzara e nasce immersa in verdi boschi nelle pendici del monte Amiata.

Manifestazioni

Il primo maggio si svolge il Canta Maggio, manifestazione nel quale gli abitanti del borgo si muovono per le vie intonando canti popolari e gustando bruschette e buon vino locale.

Sport

Per tutti gli amanti della natura, il territorio offre la possibilità di fare lunghe passeggiate lungo sentieri segnalati, all’interno della riserva naturale del monte Penna. Inoltre, l’area è attrezzata per effettuare molteplici percorsi da trekking.

Strutture di accoglienza: