Introduzione

Magliano è una delle più belle città della Toscana; la sua bellezza è cantata anche dallo scrittore Carlo Laurenzi, che la definisce “la più armoniosa architettonicamente e paesisticamente” città della Maremma.

Bella panoramica di Magliano in Toscana
Magliano in Toscana (Foto di Werner Kast)

Ambiente e territorio

Magliano si trova a 128 m di altitudine, a destra del fiume Albegna, in provincia di Grosseto. Il territorio del comune fa parte del Parco Naturale della Maremma. Le attività principali sono l’allevamento dei bovini e all’agricoltura. I prodotti maggiori sono l’olio e il vino. La città fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, associazione che opera per la valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali e storiche dei comuni che aderiscono.

Storia ed Archeologia

Probabilmente Magliano è l’etrusca Heba; è stata infatti rinvenuta una necropoli, risalente al VII o VI secolo a.C., con tombe a camera ed a circolo, scavate nella roccia, oltre a numerose ceramiche, tra cui anche alcuni bicchieri. Sono visitabili quelle di Santa Maria in Borraccia e di Cancellone. Inoltre vi è stata trovata anche una lamina in piombo con una incisione a spirale chiamata Tavola Hebana, un importante documento romano. Nel III secolo, infatti, il territorio di Magliano fu conquistato dai romani. Probabilmente, l’attuale nome della città deriva dal latino Mallius, nome proprio di persona, a cui venne aggiunto il suffisso –anus, che indicava l’appartenenza. La specificazione Toscana invece fu aggiunta solo nell’Ottocento. Poco dopo l’arrivo dei romani, quest’area conobbe un periodo di decadenza, che culminò con la caduta dell’Impero Romano e il progressivo spopolamento del territorio. All’interno del paese si trova il Centro di Documentazione Archeologica, che ricostruisce alcuni aspetti della vita nel periodo etrusco-romano.
Nel Medioevo, Magliano fu governato dapprima da una famiglia di signori locale, e poi, intorno al tardo Duecento dagli Aldobrandeschi, che fecero realizzare qui un castello, intorno al quale cominciarono ad essere costruite le prime case. Successivamente, il paese fu amministrato da un vassallo degli Aldobrandeschi, per poi tornare nelle mani dei conti, nel ramo degli Aldobrandeschi di Santa Fiora. Dopo un breve periodo sotto i Pannocchieschi, la città fu conquistata dai senesi; nel Quattrocento venne terminata la cinta muraria iniziata intorno all’anno Mille, presente ancora oggi, per difendere la città dall’assedio di truppe inglese di John Hawkood.I senesi riuscirono a difendere Magliano e controllarono la città dal tardo Trecento fino ai primi del Cinquecento, quando fu annesso al Granducato di Toscana.
Fu quindi feudo di Cornelio Bentivoglio, generale delle truppe dei medici, che ne mantenne il possesso fino al Settecento.Più tardi, con l’avvento dei Lorena, a Magliano fu concesso di avere autonomia e statuto propri.La dominazione dei Lorena durò fino all’annessione al Regno d’Italia.

Da visitare:

Chiesa di S. Martino

Nasce come una pieve nel Medioevo, vicino all’omonima porta; solo l’avancorpo è ancora romanico, la parte restante è stata ricostruita intorno al XV secolo.

Palazzo del Potestà (o dei Priori)

Si tratta di un edificio tardo gotico, costruito nel Quattrocento; si trova sulla via principale della città.

Palazzo di Checco il Bello

Edificio caratteristico, sempre di periodo tardo gotico, di costruzione senese, situato sulla strada principale di Magliano.

Chiesa di San Giovanni Battista

E’ stata costruita nel tardo Medioevo, con forme gotico rinascimentali, per essere poi ristrutturata in forma barocche. Si tratta di un edificio composito, in cui il lato destro della facciata trova continuità con la cappella laterale da cui si ha accesso all’interno.

Chiesa della Santissima Annunziata

La chiesa si trova appena fuori il paese, superata Porta San Giovanni. Fu edificata nel Quattrocento, sopra un tempio pagano.Dietro la Chiesa è presente un giardino famoso per la presenza di un ulivo ultramillenario, chiamato Ulivo della Strega.

Monastero di San Bruzio

Si trova nelle campagne di Magliano, a sud-est del paese.Si tratta delle rovine di un’abbazia romanica fatta costruire dai monaci camaldolesi nell’anno Mille. Si nota ancora nella parte centrale della chiesa la cupola ottagonale, poiché la parte superiore della struttura è crollata nel Seicento.

Centro di Documentazione Archeologica

Qui si trovano alcune dei reperti rinvenuti nella necropoli di Heba, l’antica città etrusca da cui deriva Magliano.

Necropoli etrusca (tra Santa Maria in Borraccia e Cancellone)

Le tombe etrusche che si trovano in queste due località sono a camera o a circolo, e sono le uniche visitabili.

Torre Bella Marsilia

Questa torre fa parte delle fortificazioni realizzate dagli Aldobrandeschi nel Medioevo, e passò nel Trecento ai conti Marsilii; è chiamata bella marsilia perché si dice che la figlia del conte, soprannominata appunto così, fu rapita proprio in questo posto dai pirati di Solimano il Magnifico, nel Cinquecento. La ragazza sarebbe diventata la preferita del sultano.

Tenuta di Collecchio

Questa antica fattoria padronale era una tenuta degli Aldobrandeschi costruita nel Medioevo. Subì varie modifiche nel corso dei secoli, tanto da sembrare quasi un edificio Cinquecentesco.

Strutture di accoglienza: