Introduzione

Piombino si trova all’estremità dell’omonimo promontorio, tra il golfo di Baratti e quello di Follonica, di fronte all’Isola d’Elba.Lungo il viale del Popolo, che conduce al porticciolo, e dalla Piazza Bovio si ha la possibilità di godere di due splendide panoramiche sul canale e l’Elba. Il clima è particolarmente mite, tipicamente mediterraneo, consente interessanti escursioni naturalistiche e culturali durante tutto l’anno.

Ambiente e territorio

Il promontorio su cui sorge la cittadina è di origine alluvionale, e la cima più elevata è il monte Massoncello (286m).Il canale che separa l’isola d’Elba dalla costa toscana prende il nome appunto di canale di Piombino, ed ha una larghezza approssimativa di 10 km; anticamente era un’isola che fu poi unita alla terraferma da terreno alluvionale, recato dal fiume Cornia.Nella sua parte meridionale sono presenti Palmaiola e Cerboli, due isolette disabitate.
La zona più interessante dal punto di vista morfologico è quella dei “Loppi”, la striscia che si trova tra la foce del corneo e Torre Mozza; lungo la spiaggia, composta di sabbia fine, si trovano una serie di colline alte non più di 20 metri chiamate appunto “loppi”.Queste colline sono degli accumuli di residui ferrosi risalenti all’epoca etrusca e romana e sono la testimonianza dell’intensa attività di lavorazione dei metalli che vi veniva praticata a quell’epoca.Anche questi piccoli rilievi hanno risentito dell’attività erosiva che ha inciso anche sulla spiaggia nel corso dell’ultimo secolo, e sono corrosi in più punti.
Insieme ai comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta fa parte della società Parchi del Cornia.Inoltre sono presenti altri parchi, come quello di Punta Falcone, e dal 1991, un’oasi del WWF Italia.

Storia e scienza

Nel periodo romano questo porto si chiamava Falesia ed era sede di una importante attività di lavorazione del ferro. Nell’Alto Medioevo, all’incirca nel 1100, vi sorse un’abbazia benedettina dedicata a San Giustiniano, con alcuni diritti feudali. Acquistò l’attuale configurazione intorno al Trecento: quando diventò un presidio di Pisa, che lo trasformò nel proprio caposaldo nella contesa con la repubblica marinara di Genova.Alla fine del 1300 fu venduto ai Visconti, insieme con Pisa e fu trasformata in signoria.Fu assediata invano da Alfonso V, mentre nel 1503 riuscì a impossessarsene Cesare Borgia; fu capitale di una principato e dopo vari passaggi nel Seicento cadde in mani prima francesi e poi spagnole, pur riuscendo a mantenere la sua autonomia, ed infine inglesi e borboni.Nel 1815 fu acclusa al Granducato di Toscana, seguendone le sorti. Purtroppo durante la Seconda Guerra Mondiale la città venne quasi completamente distrutta; tuttavia grazie ai suoi abitanti oggi è del tutto ricostruita ed è un importante centro siderurgico e metallurgico, oltre ad essere il principale imbarco per l’Isola d’Elba.
Dal 1976, a Punta Falcone, è attivo un osservatorio astronomico gestito dall’Associazione Astrofili di Piombino.Attualmente ospita un telescopio newtoniano di 40 cm di diametro, oltre a numerosi strumenti di ultima generazione. L’osservatorio è particolarmente attivo nel campo della divulgazione, ed è diventato negli ultimi anni uno dei punti di riferimento dell’astrofilia toscana.

Archeologia e musei

Nella parte vecchia della città è’ presente uno scavo etrusco, probabilmente risalente all’antica città di Populonia, oltre a resti di fortificazioni medioevali; le mura della città sono state invece ricostruite nel Rinascimento. La fontana dei Canali è uno dei più antichi monumenti del posto e risale al 1247. Anche il palazzo comunale risale a questo periodo, ma è stato restaurato nel 1935; al suo fianco si trova la Torre dell’Orologio costruita alla fine del Cinquecento. La chiesa pievana invece è del XIV sec.,ed è una costruzione con ricordi gotici, ma chiostro rinascimentale; è dedicata ai santi Antimo e Lorenzo ed è stata eretta da Pietro Garbacorti. Sfortunatamente della struttura originaria sono sopravvissuti solo gli archetti ogivali della facciata. All’interno sono custoditi una Madonna col Bambino, bassorilievo del Cinquecento, e il sepolcro dei figli di Iacopo IV. Inoltre lungo la parete destra è presente una fonte battesimale di Andrea Guardi.Sempre nella parte vecchia della città si trova un pozzo in marmo risalente al 1468, con dei bassorilievi raffiguranti stemmi e ritratti di membri della famiglia Appiano.Inoltre è presente una cappella del periodo rinascimentale, decorata solo da quattro lesene e sormontata da un timpano rotondo ornato di sculture del Guardi; al suo interno è ospitata una Madonna col Bambino di scuola robbiana.
Nella città sono presenti tre musei: il Museo del Castello e della Città, il Museo Archeologico di Populonia ed il Museo di Arte Sacra Andrea Guardi. Inoltre, sul promontorio di Piombino e sul Golfo di Baratti si trova il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, in cui si possono visitare i resti delle due antiche città.

Enogastronomia

La città è parte del circuito Città del Vino: questo percorso tocca tutti i vari stadi di produzione, dai vigneti alle cantine; i vini stillati in queste zone fanno parte della grande tradizione toscana.
L’olio prodotto in questa terra è sicuramente uno dei migliori d’Italia e si abbina magnificamente con la cucina tradizionale, ricca di ricette nate come pietanze povere: il cacciucco, il polipo lesso e lo stoccafisso con patate.

Strutture di accoglienza: