Cenni introduttivi

Sorano si trova vicino a Pitigliano, in provincia di Grosseto; è un piccolo paese che conserva ancora l’aspetto medioevale, ed è soprannominata la città del tufo.

tetti delborgo medievale di sorano

Ambiente e Territorio

Il paese si trova alle pendici del monte Amiata, su una rupe di origine vulcanica, dalla quale domina profonda valle del Lente, torrente affluente del Fiora, circondato da rocce tufacee; è arroccato su uno scoglio in tufo, e addirittura, alcune cantine, vicoli e logge sono proprio scavati nella roccia. Fino a qualche anno fa è stato un importante centro agricolo, in cui venivano coltivati cereali, viti ed ulivi ed in cui era praticato anche l’allevamento.

Storia ed Archeologia

Nonostante alcuni ritrovamenti archeologici facciano risalire il centro originario di Sorano al III secolo a.C., è solo nel Medioevo che si trova nominato in uno scritto ufficiale: circa nell’860 d.C. entrò a far parte della contea Aldobrandesca. In questo periodo questo borgo seguì le vicende della famiglia degli Aldobrandeschi, per ben 400 anni. L’ultima discendente di questo ramo della famiglia sposò nel 1293 Romano di Gentile Orsini, ed il feudo di Sorano fece parte della dote. Quando questa famiglia divenne una delle più importanti famiglie guelfe il paese diventò il baluardo difensivo dell’area.Tuttavia nel Quattrocento dovette soccombere alla Repubblica di Siena. Gli Orsini poterono riappropriarsi della zona solo a metà del Cinquecento; fu in questo momento che venne rafforzata la rocca del paese, per respingere eventuali nemici.
Tuttavia, già nel Seicento, gli Orsini, dilaniati da guerre interne, cessò di dominare sulla contea, che passò in mano alla famiglia dei Medici, che governarono l’area fino alla fine del Settecento. Nonostante in quel periodo, i Lorena, che si trovavano a governare queste terre, trovarono tutta la zona infestata dalla malaria, Sorano faceva parte delle pochissime località che non erano ammorbate da questa epidemia e la sua economia era fiorente. Probabilmente fu per questo periodo di fortuna che nessun abitante del paese partecipò alle guerre d’indipendenza e a quelle per l’unità d’Italia. Più tardi, tuttavia, il comune entrò a far parte della provincia di Grosseto.

Da visitare:

Area archeologica del tufo:

Questa zona fa parte della rete museale della Maremma. L’area si estende tra Sorano, Pitigliano e Sovana, comprendendo alcune necropoli etrusche collegate da vie scavate nel tufo, chiamate Vie Cave o Cavoni. Le tombe etrusche che si trovano a Sorano sono famose per avere la particolarità di essere state scavate nel tufo.

Fortezza Orsini:

Il palazzo è stato realizzato nel Medioevo dagli Aldobrandeschi, e poi ampliato dagli Orsini a metà del Cinquecento; è costituito da un edificio principale, dove campeggiano leoni rampanti, simbolo degli Aldobrandeschi e poi lo stemma degli Orsini. Al centro dell’area della fortezza si trova il Castello, l’edificio più antico di tutto il complesso. Attualmente la struttura ospita il Museo del Medioevo e del Rinascimento.

Palazzo Comitale degli Orsini:

Trattasi di una costruzione realizzata nel XV secolo; è stata residenza degli Orsini, prima che si trasferissero nel castello.

Collegiata di San Niccolò:

Trattasi di una chiesa romanica, sorta in periodo Medioevale e quasi ricostruita nelle epoche successive.Lo stile originario si può notare solo nella parte posteriore della chiesa; l’aspetto attuale, infatti, si deve quasi completamente alle ristrutturazioni eseguite nel Cinquecento e nel Settecento. Custodisce opere d’arte che coprono un periodo che va dal Medioevo all’Ottocento.

Pieve di Santa Maria dell’Acquila:

Si trova vicino a Sorano, accanto ad una sorgente termale. Si tratta di una chiesa romanica, realizzata nel Medioevo, nel periodo degli Aldobrandeschi. Tuttavia, a causa di ristrutturazioni successive, l’edificio presenta forme gotiche ed un campanile a vela. La chiesa ospita un pregievole ciborio dell’ VIII secolo.

Abbazia di Montecalvello:

I resti di questo complesso si trovano in località Elmo, ed è chiamato anche Monastero di San Benedetto del Calvello. Si tratta di un abbazia realizzata in periodo medioevale, che in quell’epoca ebbe una grande importanza nella zona, dovuta anche al soggiorno di quello che sarebbe diventato Papa Gregorio VII.

Castell’Ottieri:

Prendendo una deviazione della strada che conduce a Castell’Azzara, si trova questo castello medioevale, originariamente appartenuto a valvassori germanici e nel Duecento passato sotto il controllo di Orvieto. Più tardi venne conquistato dagli Ottieri, che fecero di quest’area la loro contea. E controllarono la zona fino al Seicento, quando fu venduto ai Medici.

Strutture di accoglienza: