Cenni introduttivi

L’Argentario è un alto promontorio davanti all’Isola del Giglio; con questo toponimo però si intende un vasto tratto della costa maremmana, che comprende anche Giannutri e l’isola del Giglio, e si estende fino alle coste laziali.

Ambiente e territorio

Questa zona è prevalentemente rocciosa, coperta da macchia mediterranea e da coltivazione. In questo territorio si trovano ambienti contrastanti, come spiagge sabbiose e rocciose, pinete e lagune.In tempi remoti, era un’isola che fu poi collegata alla terraferma da due strisce di sabbia e terra ricoperte di vegetazione, a causa delle correnti marine e dei depositi del fiume Albegna: i tomboli della Giannella a nord e quelli della Feniglia a sud.In mezzo si trova la laguna, denominata di Levante o di Ponente a seconda della zona. La parte indicata come di Levante è una zona con acque più profonde e meno salate, mentre quella di Ponente è un ambiente prevalentemente palustre; questa tratto è collegato alla terraferma da un argine artificiale che venne costruito per collegare Orbetello con i centri dell’Argentario.
Proprio sulla zona della Feniglia si trova la Riserva Naturale Forestale di protezione della duna di Feniglia; nata nel 1971, si tratta di una collina di circa 500 ettari gradualmente rimboscata dall’Amministrazione forestale con pini mediterranei, prevalentemente di tipo domestico. Questo rinverdimento della zona ha permesso di fissare bene il terreno e di proteggere l’entroterra dai venti marini.La zona più a nord, più vicina ad Orbetello, è quella tipicamente palustre in cui si possono osservare moltissime varietà di uccelli; questa zona ha un’estensione di circa 800 ettari ed è provvisto di attrezzature come torrette di osservazione, osservatori e sentieri.

Inoltre recentemente la zona è diventata un Parco Nazionale, che ha come prima ricchezza rari esemplari di fenicottero e spatola che vivono nei canneti della laguna.
La cima più alta del promontorio è Monte Telegrafo, che tocca appena i 635m.La zona è adatta alla coltivazione di grano, viti e ulivi; inoltre la pesca è un’attività molto produttiva. Il sottosuolo è ricco di minerali come pirite, ematite e ossido di manganese.
Il clima è tipicamente mediterraneo, molto umido d’estate e con scarse precipitazioni, solitamente concentrate nel periodo autunnale e in primavera; perciò è particolarmente favorevole alla coltivazione di grano e legumi, ma soprattutto di ulivi e viti.

Storia ed archeologia

L’origine del nome Argentarius è incerta: alcuni affermano che derivi dallo splendore di alcuni giacimenti di cristalli di mica rinvenuti nelle cime del promontorio, mentre altri credono che discenda dall’attività svolta dalla gens Domizia che era proprietaria del luogo e vi svolgeva l’ufficio di argentarii appunto, o banchiere. Tuttavia, quale che sia la sua origine, il toponimo è molto antico: possiamo leggerlo già negli scritti di Rutilio Namaziano, autore vissuto nel V sec. dopo Cristo.
Questa zona comprende diversi antichi borghi; i più notevoli sono Porto Santo Stefano, Porto Sant’Ercole e le Grotte. Porto Santo Stefano è la località più importante, ed è la sede amministrativa del comune di Monte Argentario; inoltre da qui è possibile imbarcarsi per le isole del Giglio e di Giannutri. Port’Ercole invece si trova sulla costa orientale ed è un piccolo e pittoresco borgo abitato già in epoca romana; tuttavia i forti che dominano questo paese sono del Seicento, periodo in cui la costa era in mano agli Spagnoli. Sono molte le torri e i forti costruiti su questo promontorio in periodo spagnolo: oltre 10 torri e ben tre forti. Nella chiesa parrocchiale è sepolto il Caravaggio, che si spense a Cala Galera nel 1610, probabilmente a causa della malaria, che in quel periodo infestava ancora la zona.

Inizialmente era stata data l’etichetta di Costa d’Argento a questo litorale, ma la denominazione fu sanzionata dallo stato alcuni anni fa: tuttavia il toponimo di Argentario è rimasto, tanto che questa zona si chiama ancora così.Durante l’ultimo conflitto mondiale, a causa dei violenti bombardamenti, Porto Santo Stefano venne completamente distrutto per essere ricostruito solo anni dopo, insieme al lungomare. La ferrovia che collegava il promontorio ad Orbetello invece non è stata più ripristinata.

Enogastronomia

La cucina dell’Argentario si basa principalmente sui prodotti della pesca, oltre che sulle coltivazioni provenienti dalle zone terrazzate del promontorio; il pesce viene cucinato sia arrosto che crudo, bollito o in umido, principalmente con contorno di pomodorini. Tra i più utilizzati nella tradizione di quest’area c’è un tipo di pesce locale, saporito ma povero, chiamato “fica maschia”, che viene utilizzato principalmente essiccato.

Eventi e cultura

Nel 1937 è stato istituito il Palio Marinaro, che si svolge in Porto Santo Stefano il 15 di Agosto. I rioni del paese si affrontano in una gara in barca a remi, con equipaggi composti di quattro vogatori ed un timoniere.
Recentemente vi è stato istituito il CIMA, Concerti in Monte Argentario, un’importante manifestazione di musica classica che ha avuto risonanza internazionale ed è diventato uno dei più importanti festival d’Europa.

Strutture di accoglienza: