Cenni introduttivi

A qualche chilometro da Manciano, vicino al luogo dove il torrente Stellata si congiunge con l’Albegna, si trova Saturnia, cittadina etrusca, chiusa ancora in parte da mura preetrusche.

Ambiente e territorio

La città è famosa a livello mondiale per le sue terme, le cui acque hanno proprietà curative: all’interno di grotte emozionanti sgorga, infatti, una importante sorgente di acqua sulfurea, ben 800 litri al secondo, a 37°C. Il complesso si estende per ben 30 km nel comune di Manciano, tra l’Amiata e le colline dell’Albegna e si divide in due aree: il complesso termale e le cascate del Mulino. Le cascate si trovano ad un paio di chilometri dal paese: la sorgente nasce, infatti, da un cratere vulcanico, e scorre lungo un torrente che forma una piccola cascata vicino ad un vecchio mulino e alcune vasche naturali scavate nella roccia.

ragazza in una piscina termale, saturnia

Storia ed archeologia

La storia di Saturnia è antichissima, come testimonia la prima cerchia di mura intorno alla città, ed anche avventurosa. Era indicata dagli antichi come la prima città d’Italia; il suo nome deriva da Saturno, il dio primogenio della tradizione romana e greca. Secondo la leggenda addirittura, il centro sarebbe stato fondato dal dio stesso, che, detronizzato da Giove, fuggì in Italia dove regnò durante l’Età dell’Oro. Sicuramente la sua origine è precedente al periodo etrusco; nell’area di Bagno Santo, infatti, era già presente precedentemente un insediamento sacro ed i resti di un antico tempio. Probabilmente è per questo motivo che, più tardi, vi sorse vicino la città etrusca di Aurinia, la città dell’oro.
Fu etrusca, come testimonia anche la importante necropoli rinvenuta nei pressi dell’attuale centro, e successivamente romana. Durante questo periodo, la città acquistò particolare importanza: si trovava, infatti, sul tracciato della Via Clodia, una importante arteria di comunicazione romana, dalla quale passavano molti viandanti e pellegrini. Sfruttando questo fatto furono costruite le prime terme all’interno del paese, anche se gli etruschi avevano già scoperto le proprietà curative di queste acque. Sempre in periodo romano, ospitò Mario e quindi fu distrutta dai sillani per ritorsione.
Nel Medioevo, la città conobbe uno stato di abbandono, dovuto anche al fatto che circolavano strane ed inquietanti leggende sulle acque dai vapori sulfurei che salivano dal sottosuolo, tanto che qualcuno la indicò anche come la porta degli inferi e le cronache del periodo raccontano di sabba e riti satanici. Inoltre, nonostante la città non si trovasse proprio lungo la costa, conobbe le incursioni dei pirati saraceni. Anche in questo periodo, le terme erano indicate ugualmente come luogo di soggiorno, addirittura da Papa Clemente III.
Fu territorio degli Aldobrandeschi e poi degli Orsini di Pitigliano.Divenne possedimento senese, ma fu un covo di cospiratori, tanto che fu Siena stessa a distruggerla, anche se successivamente la Repubblica di Siena si pentì di questo gesto e cercò di risollevare la città, senza risultati. Più tardi fu annessa al Granducato di Toscana, del quale seguì le sorti.
Dopo il periodo romano, le terme furono nuovamente organizzate solo nel 1865, quando si provvide a bonificare l’area della fonte ed a ricostruire e restaurare gli antichi edifici. Agli inizi del Novecento, lo stabilimento accrebbe la sua importanza, anche perché le analisi chimiche effettuate da alcune Università italiane confermarono le proprietà curative delle sue acque; l’apertura permanente dello stabilimento si ebbe solo negli anni Settanta.

Da visitare

Le Terme:

Le terme si trovano a pochi chilometri di distanza dal paese, e si notano anche dalla strada; è possibile accedere alle vasche della cascata oppure al complesso termale.

Necropoli del Puntone:

La necropoli si trova nella località Pian di Cataverna; qui si possono visitare alcune tombe a tumulo a pianta rettangolare.

Bagno Santo:

Appena fuori dalla città sono ancora visibili i resti di un antico tempio e di un antico insediamento sacro.

Castellum Acquarum:

Questa struttura è l’antico complesso romano di raccolta delle acque piovane per la distribuzione.

Museo Archeologico:

Il museo ospita i reperti, utensili ed oggetti vari rinvenuti dai numerosi scavi archeologici effettuati nell’area, donati alla città dalla famiglia Ciacci.

Chiesa di Santa Maria Maddalena:

La chiesa fu costruita nel Medioevo, sui resti di un antico tempio romano e fu ristrutturata solo nel 1930.

La Rocca:

Questa costruzione risale probabilmente al Quattrocento, cioè alla dominazione senese; l’edificio ha pianta rettangolare e due torri rotonde.

Palazzo Panciatichi-Ximenes:

L’edificio si trova sulla piazza principale del paese, ed era la sede degli antichi dominatori del luogo.

Strutture di accoglienza: